7. Quando le illusioni ottiche diventano test cerebrali. Di solito non si può trovare la risposta a un’illusione ottica semplicemente guardandola, bensì è fondamentale far lavorare il cervello, prendersi del tempo e guardare a fondo. Le illusioni ottiche sono interessanti anche perché fanno lavorare le cellule cerebrali. A proposito di questo, nell’immagine del momento è necessario avere degli occhi acuti per trovare, in soli venti secondi, un numero nascosto, vale a dire l’89. Questo esercizio, oltre a essere divertente, aiuta a sviluppare le capacità di pensiero cognitivo. → Link
6. Esiste una spiegazione agli occhi viola di Liz Taylor? Elizabeth Rosemond Taylor, più conosciuta come Liz Taylor, è stata una grande diva di Hollywood grazie alle sue straordinarie doti recitative. Memorabili, inoltre, i suoi occhi dal colore violaceo, evidenziato dalla distichiasi, una mutazione genetica con la quale la donna era nata che consiste in una doppia fila di ciglia. Per di più il colore degli occhi dipende dalla quantità di melanina che circonda l’area della pupilla: maggiore è la melanina, più gli occhi sono scuri; Liz Taylor nell’iride aveva la stessa quantità di melanina di un soggetto con gli occhi azzurri, ma aveva una base “decolorata” collocata tra il grigio e il blu, dando vita, quindi, al colore viola. → Link
5. Oculistica: quali sono i benefici delle lacrime artificiali? Le lacrime artificiali, che svolgono funzioni molto importanti per la salute dell’occhio, sono strumenti utili per mantenere gli occhi in uno stato di umidità, similmente a quanto fanno le naturali lacrime. Le lacrime artificiali, inoltre, migliorano la visione, proteggono la congiuntiva e la cornea dalle infezioni, svolgono un effetto antibatterico, mantengono la superficie oculare sana, riducono l’attrito e allontanano sostanze tossiche e corpi estranei dall’occhio. → Link
4. Maculopatie: il trattamento con il Laser 2RT. Per il trattamento delle maculopatie il Laser a nanosecondi 2RT utilizza degli impulsi che durano solamente tre nanosecondi. La sua azione è di tipo fotostimolante, dunque induce dei processi di tipo riparativo biologico sulla retina, con lo scopo di apportare un miglioramento sia funzionale che strutturale. L’obiettivo finale è quello di contrastare i processi patogenetici che si trovano alla base della maculopatia, rallentando o arrestando definitivamente la progressione del danno visivo. → Link
3. Oculistica: che cos’è l’AngioVue? L’AngioVue, sistema sviluppato da una società per l’imaging ottico della coerenza tomografica angiografica (OCTA), viene utilizzato per visualizzare il flusso sanguigno nel nervo ottico e nelle retine, fornendo dettagliate immagini dei vasi sanguigni sia nella coroide che nella retina, che sono in grado di aiutare nel monitoraggio e nella diagnosi di varie condizioni oculari, tra cui il glaucoma, la retinopatia diabetica e la degenerazione maculare legata all’età (AMD). → Link
2. Quando l’orzaiolo diventa calazio? Il calazio, una ghiandola che porta il secreto palpebrale dalle ciglia verso la superficie oculare, è un’infiammazione palpebrale che normalmente compare come un orzaiolo, vale a dire un diffuso gonfiore della palpebra; di norma un orzaiolo sparisce in circa tre giorni, mentre per quanto riguarda il calazio, nel momento in cui si sgonfia la palpebra rimane una nocciola arrossata, dura e delimitata che crea due problemi: alternare la forma della palpebra e abbassarla. → Link
1. Oftalmologia: scopriamo cos’è la corneoplastica. Quando si parla di corneoplastica si intende un insieme di specifiche tecniche chirurgiche e biomeccaniche che hanno l’obiettivo di migliorare l’anatomia della cornea. Tali tecniche sono conservative, non invasive, efficaci nel contrastare malattie come il cheratocono e rapide nel recupero. La corneoplastica si divide in due fasi: l’inserimento di protesi intracorneali e il trattamento chimico-fisico. → Link