TEN 16.11.2020 News della settimana

7. Vinto un premio da 1 milione di euro per la cura contro la cecità. Una ricerca rivoluzionaria potrebbe finalmente ripristinare la vista: questo grazie a uno scienziato ungherese, uno tra i leader mondiali nello studio dell’oftalmologia, che ha lavorato sulla retina umana . La cura in questione è dedicata alla retinite pigmentosa, che, nonostante sia rara, spesso inizia nell’infanzia ed è una delle cause più comuni di cecità. La cura consiste nella riprogrammazione delle cellule della retina stessa, sostituendo così quelle danneggiate e ripristinandone le funzionalità. → Link

6. Giornata mondiale sulla prevenzione della cecità: quest’anno il concorso fotografico ha anche la categoria per il Covid-19. “Hope In Sight”: questo è il nome del concorso fotografico dedicato alla cura degli occhi. Oltre 1900 foto sono state pubblicate, di cui quasi 500 nella categoria “Covid-19”: quest’ultime mostrano gli sforzi impiegati e i successi ottenuti. Il concorso è servito a sottolineare la speranza e il controllo che ognuno di noi ha sulla propria vita, ma ha anche sottolineato il potere dell’azione umana. → Link

5. Un’illusione ottica fatta ad opera d’arte. Le opere dello street artist Pejac hanno girato il mondo e in ogni luogo è stato lasciato l’inconfondibile marchio di fabbrica, all’insegna dello stupore e della sorpresa. In particolare è rimasta impressa una sua opera, che dona un’illusione ottica veramente splendida: due rami di albero di ciliegio escono fuori dalle saracinesche dei negozi, il tutto accompagnato da rondini che volano di ramo in ramo. Nonostante ogni elemento di quest’opera sembri vero, le uniche cose vere presenti sono le saracinesche abbassate.→ Link

4. Visione doppia, confusione, paralisi oculare: cos’è la visita ortottica? L’obiettivo della visita (o valutazione) ortottica è quello di diagnosticare la presenza di anomalie a carico dell’apparato neuromuscolare dell’occhio e le alterazioni che ne derivano. Attraverso la valutazione ortottica è anche possibile monitorare l’eventuale evoluzione di una patologia già diagnosticata. La durata della visita si aggira intorno ai 20-30 minuti, non sono previste particolari preparazioni e la figura professionale a cui rivolgersi è l’ortottista. → Link

3. Endotelio indispensabile per la cornea: la cura per la distrofia endoteliale corneale. L’endotelio è un elemento indispensabile perché fornisce il nutrimento a tutta la cornea, ma le cellule che compongono questo pavimento non si rigenerano e una volta perse non vengono sostituite. Le cause di riduzione del numero di cellule endoteliali sono molte e quando il numero scende sotto il limite critico, la cornea perde trasparenza e la vista ne risulta compromessa, arrivando a ulcere corneali dolorose. A tutto ciò esiste una soluzione molto efficace, cioè il trapianto corneale endoteliale. L’intervento dura circa 20 minuti e non prevede punti di sutura. → Link

2. Daltonismo: il mondo a colori. L’uomo percepisce il mondo esterno non solo tramite la visione degli oggetti ma soprattutto grazie alle varie sfumature di colore che li costituiscono. Il daltonismo è una condizione caratterizzata da alterazioni nella percezione dei colori e colpisce circa l’8% della popolazione. Quando il daltonismo è ereditario colpisce entrambi gli occhi, ma esistono alcuni casi in cui può colpirne solo uno. Non esiste alcuna cura per il daltonismo, l’unica alternativa è l’utilizzo di occhiali per daltonici, che, in quattro casi su cinque, restituiscono il colore corretto al mondo esterno. → Link

1. Il corretto funzionamento della secrezione lacrimale. Il bruciore, la sensazione di avere un corpo estraneo nell’occhio, la fotofobia, la difficoltà nell’apertura della palpebra al risveglio: questi sono eventi che indicano una problematica a livello della secrezione lacrimale. La corretta quantità e qualità di lacrime è essenziale per la salute dell’occhio che, in caso contrario, può incorrere nella sindrome dell’occhio secco. Per verificare se la quantità di secrezione lacrimale è adeguata è opportuno sottoporsi al Test di Schirmer, che non comporta alcun rischio per il paziente e non è doloroso. → Link

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