7. Emergenza Covid-19: anche la vista ci ha rimesso. In questo periodo di emergenza sono saltati il 25% degli interventi agli occhi e l’allarme è stato mandato proprio dalla Società oftalmologica italiana e da Matteo Piovella, il suo presidente: l’assenza di diagnosi, la non continuità delle cure e l’interruzione dei trattamenti sicuramente significano netto peggioramento delle malattie ed è per questo che risulta necessario tornare alla normalità, prima che si raggiunga la totale cecità. La SOI ha deciso di riorganizzare il tutto, anche tenendo i pazienti potenzialmente positivi separati da quelli sani. → Link
6. Illusioni ottiche? Un rompicapo per i nostri occhi! Non tutto ciò che vediamo corrisponde sempre alla realtà e questo è il caso delle illusioni ottiche, che ingannano l’apparato visivo tramite una sinergia anomala tra i nostri occhi e il nostro cervello. Si tratta di illusioni complicate da decifrare, perché capire il motivo della discrepanza tra percezione e realtà non è sempre facile. Prendiamo, per esempio, l’illusione dei serpenti, che ancora oggi confonde molti di noi: stando a uno studio, i micromovimenti della pupilla e il battere delle palpebre creerebbero l’illusione del movimento. → Link
5. Perdita della vista: ecco cos’è la trombosi della vena centrale della retina. Si tratta, appunto, di una delle principali cause di perdita della vista, di una patologia verso la quale ci si può sentire spesso impotenti, perché nonostante i mezzi sofisticati a disposizione, è difficile dominare le complicanze di tale patologia, per questo non si riesce praticamente mai a ridare all’occhio una vista di buon livello: è per tale motivo che non va sottovalutata ma va trattata e va ricordato che nessuna età ne è immune. → Link
4. Distrofia endoteliale corneale: come agire? L’endotelio è indispensabile perché fornisce il nutrimento alla cornea, ma quando le cellule che lo compongono non si rigenerano, esse non vengono sostituite. Le cause di riduzione delle cellule endoteliali sono molte e quando la quantità scende sotto il limite critico, la cornea perde trasparenza, così la vista risulta inevitabilmente compromessa. Esiste una soluzione molto efficace alla distrofia endoteliale corneale: il trapianto corneale endoteliale. La tecnica più utilizzata si chiama DSAEK, dura circa 20 minuti e non prevede punti di sutura. → Link
3. PRK transepiteliale: come funziona? La PRK transepiteliale si differenzia dalla PRK perché l’epitelio viene asportato dal laser. L’anestesia consiste nell’instillazione di alcune gocce di collirio e il tutto dura pochi minuti ed è indolore. La superficie corneale si cicatrizza in 4-5 giorni e nei primi 2 giorni si può avvertire bruciore o dolore, che però sono limitati dai farmaci. La PRK transepiteliale è poco aggressiva, poco invasiva e non indebolisce la cornea. La sicurezza è massima e il recupero visivo è progressivo e graduale. → Link
2. Cheratocono? Niente paura. Il Cross-Linking è la terapia più recente per il trattamento del cheratocono; l’anestesia consiste nell’instillazione di alcune gocce di collirio e il tutto dura circa 40 minuti. Nei casi più avanzati si può ricorrere all’impianto di segmenti intrastromali o anelli intracorneali. Di solito l’intervento consente un miglioramento sia della visione a occhio nudo che di quella corretta con occhiale o lente a contatto. → Link
1. Ospedale di Putignano: dopo l’emergenza Coronavirus riparte anche l’Oculistica. Si tratta dell’Ospedale S.Maria degli Angeli di Putignano: saranno ufficialmente riaperte tutte le attività chirurgiche e ambulatoriali del reparto UOC di Oculistica. Nonostante ciò, anche durante l’emergenza il reparto è stato un punto di riferimento h24 ore, al fine di rispondere prontamente alle urgenze e alle emergenze. → Link