TEN 07.12.2020 News della settimana

7. Difetti visivi e rachide cervicale: lo smart working non aiuta. È stato riscontrato un aumento delle problematiche visive e di quelle del rachide cervicale in particolar modo nel periodo storico che stiamo vivendo attualmente: quello del Covid-19, in cui si predilige il lavoro in smart working, di conseguenza c’è una maggior esposizione degli occhi e dei movimenti del capo e del collo davanti alla luce blu. A causa della costante posizione davanti agli schermi sono forti gli squilibri al rachide cervicale, soprattutto alla zona superiore che ha il compito di mantenere l’allineamento degli organi di senso (udito e vista); tutto ciò crea problematiche di natura visiva ma anche dolore cervicale, nausea forte, mal di testa persistente e vertigini. → Link

6. Ipolacrimia e Dislacrimia come cause dell’occhio secco. La sindrome dell’occhio secco, distinta in primaria e secondaria, dà come sintomi principali la sensazione di avere un corpo estraneo nell’occhio, la difficoltà nell’aprire la palpebra al risveglio, bruciore e fotofobia. Nei casi più gravi, invece, si passa da un dolore oculare all’annebbiamento visivo. Un sintomo secondario è quello di lacrimare abbondantemente, ma in questo caso il liquido lacrimale è molto acquoso ed evapora velocemente, lasciando la cornea esposta agli agenti esterni. È importante effettuare un cambiamento delle abitudini di vita; successivamente la terapia consiste nell’utilizzo di colliri, gel oppure lenti a contatto. → Link

5. Il Cross Linking per la cura della malattia degenerativa oculare. La terapia più recente per il trattamento del cheratocono viene chiamata Cross Linking e, tramite l’instillazione della riboflavina e l’utilizzo di un laser a raggi ultravioletti che attiva il farmaco, serve a rinforzare le fibre di collagene di cui è composta la cornea. L’intervento di Cross Linking dura circa 40 minuti e al termine di quest’ultimo, nel caso fosse stato rimosso l’epitelio, viene applicata una lente a contatto morbida. In situazioni più avanzate si può ricorrere all’impianto di segmenti intrastromali o anelli intracorneali e nei casi più gravi si ricorre al trapianto parziale o totale del lembo corneale. → Link

4. Quando si rischia di non recuperare la vista a causa di una grave condizione patologica. Il distacco di retina è una condizione patologica molto grave che può portare alla riduzione o alla perdita della vista non recuperabile. Nel distacco di retina il vitreo, che esercita una trazione sulla retina periferica, ne strappa un pezzo creando un foro; successivamente il liquido contenuto nell’occhio si deposita dietro la retina e la solleva. Ne consegue che la retina interrompe la sua funzione in modo progressivo e questo dà al paziente la necessità di un intervento chirurgico. → Link

3. L’importanza della microscopia endoteliale nella routine di un oculista. Per l’oculista chirurgo, oftalmologo e oculista ambulatoriale è indispensabile avere, per la diagnostica di distrofie e degenerazioni corneali, per la valutazione pre e postoperatoria della chirurgia della cataratta e per i trapianti di cornea, il microscopio endoteliale: un dispositivo automatico che serve per andare a misurare le caratteristiche delle cellule e dell’endotelio corneale; questo strumento, per nulla invasivo, fornisce in modo rapido immagini di ottima qualità. → Link

2. L’immagine si muove oppure è statica? L’ultima domanda del web. L’ultima illusione ottica che ha fatto impazzire il web, specialmente Twitter, riguarda nello specifico una gif che riempie di dubbi tutti quella che la guardano. Nel breve video animato sono presenti una scala e molti omini che, a quanto pare, la salgono. In realtà si pensa che sia una semplice illusione ottica, quindi che gli omini siano fermi ma che, grazie al gioco di luci, tutto sembri in movimento. Dunque: l’immagine si muove o resta ferma? → Link

1. Il legame tra psoriasi e uveite: l’impegno della ricerca scientifica. Negli ultimi anni la ricerca scientifica, principalmente quella condotta nell’ospedale di Taiwan dal 2000 al 2012, ha messo chiaramente in luce che maggiore è la gravità della malattia della pelle e più alta è la probabilità di sviluppare anche disturbi oculari, dunque c’è un rischio maggiore di uveite per chi soffre di psoriasi. Ciò che accomuna queste due patologie è uno stato d’infiammazione cronica. → Link

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