La ptosi palpebrale (o inadeguata apertura di uno o entrambi gli occhi) si può verificare per una condizione che comporta una disfunzione del muscolo elevatore della palpebra o del suo tendine di inserzione.
Può essere congenita (presenta sin dalla nascita) oppure essere acquisita in età più adulta; comporta sicuramente un’alterazione importante e visibile a tutti i livelli, quindi un impatto sociale considerevole sia nel bambino che nell’adulto.
La soluzione è chirurgica e non comporta una semplice blefaroplastica ma richiede la mano esperta del chirurgo oculoplastico, che è lo specialista più adatto per affrontare questa situazione.
L’anatomia della palpebra, del muscolo elevatore della palpebra e del suo tendine di inserzione, è un’anatomia piuttosto complessa, che il chirurgo oculoplastico conosce perfettamente ed è in grado di ripristinare, con un’alta percentuale di successo, con un intervento dedicato alla correzione della ptosi palpebrale.
Può essere associata a una blefaroplastica superiore come corollario estetico a completezza dell’intervento principale; sono millimetri importanti quelli della ptosi palpebrale, perché sono quei millimetri che fanno la differenza tra un aspetto forte, giovane e normale e un aspetto asimmetrico o addormentato, causato dalla ptosi palpebrale stessa.