L’astigmatismo è un difetto di vista in cui il paziente vede male sia da lontano, che a mezza distanza, che da vicino, dunque non c’è un punto in cui riesce a vedere a fuoco; nella maggior parte dei casi l’astigmatismo è dovuto al fatto che la cornea ha un raggio di curvatura su un asse diverso da quello che è sull’asse perpendicolare, il che significa che non si forma un fronte d’onda puntiforme ma si forma un fronte d’onda a forma di pallone da rugby: più a fuoco su un asse e non a fuoco sull’altro.
Ovviamente questo tipo di difetto è più difficile da correggere perché la correzione deve essere solo su uno dei due assi, cioè su un asse la correzione deve essere 0 mentre sull’asse difettoso deve essere corretto in base all’entità del difetto.
Le lenti che correggono l’astigmatismo si chiamano lenti cilindriche, astigmatiche o toriche, quindi quando si sente parlare di “toro” o di “cilindro” siamo sicuri che ci stiamo riferendo a una lente che corregge l’astigmatismo.
L’astigmatismo può essere corretto con lenti toriche e queste lenti toriche possono essere messe sull’occhiale, possono essere messe a contatto, all’interno dell’occhio oppure al posto del cristallino, quindi si può rimuovere il cristallino in caso di cataratta o di altre necessità e mettere al suo posto un cristallino artificiale che corregga il difetto del cristallino e in più che abbia anche la capacità di correggere l’astigmatismo.
Ogni volta che sentiamo parlare di lenti astigmatiche o toriche sappiamo che sono lenti per correggere l’astigmatismo.
Una delle caratteristiche di queste lenti è che devono essere orientate su un determinato asse: se una lente da miope o da ipermetrope noi la giriamo, se prendiamo l’occhiale del miope e lo giriamo, il paziente vede sempre allo stesso modo; invece se giriamo una lente astigmatica o torica, il paziente vede subito peggio perché la lente ha una funzione determinata dall’asse di orientamento.
Dr. Alberto Bellone