Miopia – Alberto Bellone

Miopia – Alberto Bellone

La miopia è un difetto di vista in cui l’occhio è troppo lungo oppure i raggi luminosi vengono fatti convergere al davanti della retina, quindi il paziente vede sfocato, soprattutto da lontano, ma man mano che si avvicina all’oggetto il fuoco migliora, fino ad arrivare a un punto in cui vede a fuoco.
Questo punto in cui il paziente vede a fuoco è inversamente proporzionale alla miopia, quindi può essere anche 30 cm, 20 cm, 10 cm oppure 5 cm: mano a mano che la miopia aumenta, il punto remoto (cioè il punto in cui il paziente vede a fuoco senza occhiali) diventa sempre più vicino.
Per correggere la miopia bisogna mettere una lente negativa, cioè una lente divergente, che sia in grado di spostare i raggi luminosi e farli cadere sulla retina; questa lente negativa può essere messa su un occhiale, può essere messa a contatto con l’occhio, può essere messa all’interno dell’occhio oppure si può sostituire il cristallino e al posto di quest’ultimo metterne uno artificiale, che corregga il difetto relativo al cristallino e alla miopia stessa.
La miopia è anche legata a tutta una serie di patologie oculari, quindi non è solo un difetto di vista.
Possono accadere con maggior rischio, rispetto che nella popolazione normale, incidenti quali cataratta, glaucoma, distacco di retina e maculopatia, quindi l’occhio miope è un occhio che è più predisposto degli occhi non miopi ad avere delle patologie; è come se l’occhio miope avesse un’età il triplo più avanzata rispetto a quella di un occhio normale: una persona di cinquant’anni, miope di 15 diottrie, è come se avesse un occhio di una persona di 100/150 anni e questo è un esempio che si fa spesso ai pazienti per spiegare il grado di deterioramento del loro occhio miope.
Il paziente chiede come mai il suo occhio miope sia predisposto ad avere tutta questa serie di problemi e la risposta è che è come se fosse molto più vecchio rispetto all’età anagrafica.

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