Astigmatismo: ecco l’identikit
Diagnosi, cura, prevenzione e futuro di uno fra i disturbi visivi più diffusi in Europa.
L’astigmatismo è una condizione in cui i raggi luminosi non cadono a fuoco correttamente sulla cornea.
Può avere varie cause e la più frequente è quella corneale in cui, come potete vedere qui, la cornea ha una curvatura diversa fra i due meridiani; ma l’astigmatismo può essere anche all’interno dell’occhio, cioè all’interno del cristallino.
Ogni causa richiede una terapia diversa, un modo diverso di approcciarlo. Perché è cosi importante la diagnosi dell’astigmatismo? Perché noi vediamo molto spesso ragazzi che, apparentemente, non smembrano capaci di svolgere le attività scolastiche e di avere un buon rendimento ma poi si scopre che l’origine, che la lettura è impedita da questo difetto visivo; più avanti con l’età, mancando la pressione della palpebra sull’occhio perché i tessuti diventano più lassi, l’astigmatismo cresce ed è per questo che vedete aumentare l’astigmatismo con il passare degli anni.
Come si diagnostica
Per diagnosticare un astigmatismo dobbiamo utilizzare un metodo, che è analizzare per prima la cornea con la topografia, che esamina la superficie anteriore; poi eseguiremo una tomografia, che esamina anche la faccia posteriore della cornea e poi utilizziamo un aberrometro, per vedere se è presente anche all’interno dell’occhio, nel cristallino, sulla superficie retinica; una volta avuti questi dati possiamo mettere in paragone e determinare quanto ha origine in una sede e quanto in un’altra e fare una pianificazione della correzione per il nostro paziente.
Come si cura
Oggi per curare l’astigmatismo abbiamo numerosi strumenti: per la cornea usiamo il laser ad eccimeri o il laser a Femtosecondi; questi due possono rimodellare la cornea, cambiare la forma, correggere questa disparità fra i due meridiani e renderli omogenei in modo che i raggi luminosi vadano a fuoco correttamente; se, viceversa, l’astigmatismo ha sede nel cristallino possiamo usare ancora il laser a Femtosecondi per eseguire la cataratta o gli ultrasuoni, e introdurre, al posto del cristallino danneggiato, opacato e deformato, una lente artificiale che andrà a compensare l’astigmatismo totale dell’occhio, anche quello presente sulla cornea.
Come si previene
Uno strumento di prevenzione può essere addirittura la diagnosi; sembra contraddittorio ma non lo è: un paziente che non vede bene a causa dell’astigmatismo, se notate tende sempre a strizzare gli occhi perché, riducendo l’apertura dell’ingresso della luce, ne riduce l’effetto; stare sempre con gli occhi strizzati determina una pressione asimmetrica (cioè sulla parte superiore e inferiore dell’occhio), quindi lo schiaccia sul meridiano aumentando l’astigmatismo.
Ci sono però altre cause di astigmatismo, che possono essere, per esempio, nell’occhio secco: esso, che è tipico più di un’età avanzata, va curato con dei farmaci e senza questa terapia l’astigmatismo non se ne andrà e potrà dare anche lesioni più gravi la cornea stessa.
Cosa dobbiamo aspettarci in futuro
Credo che in futuro diventeranno sempre più importanti le scienze ottiche e fisiche nella migliore cura dei nostri pazienti, perché stiamo scoprendo quanto sia più confortevole per un paziente avere un’immagine che sia a fuoco per un campo esteso.
Quando io ho tutto contemporaneamente a fuoco ho una visione tridimensionale migliore, questo però noi lo stiamo ottenendo con delle formule matematiche di calcolo per fare sì che una lente monofocale (che non ha questi inconvenienti) ci possa consentire questo vantaggio e questa è una delle prossime novità che presenteremo al prossimo congresso di ESASO, qua in Humanitas, il 28, il 29 e il 30 di Aprile prossimo.