7. Coronavirus e iperemia congiuntivale: anche gli occhi danno il loro segnale. L’iperemia congiuntivale è uno dei sintomi del coronavirus ed è stata riscontrata nella coppia cinese e nel ricercatore italiano ricoverati precedentemente, in isolamento, a Roma. Il presidente della Società italiana terapia anti-infettiva, Matteo Bassetti, afferma che l’iperemia congiuntivale è un disturbo che colpisce l’occhio e comporta l’arrossamento dell’organo stesso; nonostante ciò viene affermato che questo disturbo non è un sintomo specifico del coronavirus e la sola congiuntivite non indica la certezza di averlo. → Link
6. L’uomo è abituato a percepire il mondo anche grazie alle sue sfumature di colore. Ma cosa accade se questi colori non vengono visualizzati nel modo giusto? Il daltonismo colpisce circa l’8% della popolazione e ne esistono due tipologie: le acromatopsie e le discromatopsie. La principale causa del daltonismo è la genetica ma alcuni pazienti possono anche acquisirlo a causa di varie malattie. Il daltonismo si diagnostica con il test di Ishihara o anche il test di Farnsworth. L’unico mezzo per la correzione di questa condizione è l’utilizzo degli occhiali, che restituiscono il colore corretto al mondo esterno. → Link
5. Prevenzione e diagnosi delle degenerazioni maculari senili: nel mese di febbraio visite gratuite. Tutto ciò sta accadendo in questi giorni nel presidio ospedaliero di Eboli, per i pazienti di età superiore ai 50 anni, che, inoltre, non abbiano già una diagnosi di maculopatia. Questa è una campagna di prevenzione molto importante, che si riferisce a una malattia da non sottovalutare, poiché trattasi di una delle più comuni cause di cecità senile al mondo. Ciò è stato realizzato in collaborazione con il Centro Ambrosiano Oftalmico e concordato con il Prof. Francesco Bandello, dell’Ospedale San Raffaele di Milano. → Link
4. Emergenza Coronavirus: allerta del Dott. Matteo Piovella, Presidente della Società Oftalmologica Italiana. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato il Coronavirus come emergenza sanitaria globale; di conseguenza bisogna attuare obbligatoriamente la giusta tutela nei confronti di pazienti, medici oculisti e di tutto il personale presente nelle strutture oculistiche. È necessario utilizzare erogatori d’acqua a fotocellula per lavare le mani, molto importante anche l’apertura a fotocellula delle porte scorrevoli del bagno e la disinfezione e la pulizia dell’ambiente e degli strumenti più volte al giorno. Inoltre, in caso di paziente con congiuntivite, egli verrà subito isolato dagli altri pazienti e visitato. → Link
3. Ospedale Renzetti in provincia di Chieti: bloccata la Diagnostica Oculistica a causa della rottura di tutti i macchinari. La situazione estremamente grave viene denunciata dal Vice Presidente della Commissione Sanità Francesco Taglieri: ora è assolutamente impossibile analizzare e diagnosticare qualsiasi tipo di patologia nei pazienti, aggiungendo, inoltre, la carenza del personale. Sfortunatamente si tratta di un vero e proprio stato di emergenza e un reparto deve poter lavorare bene sotto ogni punto di vista. Si dovrà continuare ad agire per evitare il fallimento. → Link
2. Break-up time test: essenziale per la salute oculare. Le lacrime sono parte fondamentale dei nostri occhi e se non sono sufficienti o sono troppo acquose, l’occhio può subire danni gravi: occhio secco, arrossamento, bruciore e fotofobia; la detersione da corpi estranei diventa insufficiente; il rischio di infezioni aumenta e c’è il rischio di un maggior traumatismo. Per valutare la qualità della produzione lacrimale, dunque evitare questi danni, è utile sottoporsi al break-up time test, vale a dire il tempo di rottura del film lacrimale. → Link
1. Ittero neonatale: la sua manifestazione e la cura. L’ittero neonatale è il colorito giallastro della pelle ma non colpisce solo quest’ultima, bensì anche altre parti del corpo, come la sclera: la parte bianca dell’occhio. L’Ittero può essere di natura diversa: patologico oppure fisiologico. Nel caso fosse patologico avrebbe bisogno di specifiche cure; invece, nel caso fosse fisiologico, passerebbe da solo, senza alcuna cura specifica ma prestando comunque attenzione al neonato. → Link